I candidati alla Regione rispondono – “Convivenza amica” tra porto ed abitato di Pra’.

Luciano Bozzo #

Una veduta del porto
Una veduta del porto

A pochi giorni dal voto che eleggerà il nuovo Consiglio Regionale della Liguria SuPra’Tutto ha pensato di contattare  i diversi candidati alla Presidenza della Regione ed i candidati al Consiglio che vivono nel territorio del Ponente di Genova per sentire il loro parere su tre temi di grande importanza per il futuro di Pra’:  il prolungamento della Fascia di Rispetto davanti a Pra’-Palmaro e Pra’-Cà Nuova, il rapporto con il porto ed il cambio del nome dell’uscita autostradale.

Questa è la seconda delle tre domande che abbiamo posto;  di seguito potete leggere le loro risposte.

 

2) Piano Regolatore Portuale “Pra’ Isola – Porto amico”

Il nuovo Piano Regolatore Portuale (P.R.P.) appena approvato da Autorità Portuale di Genova ha tenuto positivamente conto dei suggerimenti contenuti nella proposta “Pra’ Isola – Porto amico” della FondAzione PRimA’vera basata sull’idea di uno sviluppo sostenibile dell’attività portuale che si accompagni però alla mitigazione dell’impatto ambientale sui residenti ed alle giuste compensazioni per il territorio. Il nuovo P.R.P. ed i progetti ad esso collegati e recentemente approvati da Autorità Portuale (innalzamento delle dune di separazione tra porto e Fascia di rispetto ad oggi già presenti ed elettrificazione delle banchine) sembrano andare effettivamente in questa direzione, delineando uno scenario in cui il terminal container di Pra’ non si estende nè verso Pegli nè verso Voltri ed anzi si allontana dall’abitato di Pra’ secondo il concetto di Porto Isola con il prolungamento del canale di calma navigabile fino al confine con Voltri e lo spostamento di contenitori ed attività portuale a sud di questo canale.  Anche l’idea di ricreare una spiaggia balneabile a ridosso della nuova diga foranea prevista dal P.R.P. potrebbe in futuro essere considerata nella sua fattibilità.
A tal proposito si chiede alla Regione Liguria di esercitare quanto nelle sue possibilità per favorire la realizzazione di questo scenario in tempi ragionevolmente ravvicinati in particolare per quanto concerne:

 

  • Dune alberate di separazione Porto – Fascia di Rispetto
  • Elettrificazione delle banchine
  • Allontanamento dei container dall’abitato e dalla pista ciclabile
  • Banchinamento del Sesto Modulo lato levante del Porto di Pra’ senza ulteriori riempimenti
  • Prolungamento del Canale di Calma e Fascia di Rispetto verso Ponente lungo tutto il litorale di Pra’, fino al Rio San Giuliano
  • Progetto “Ridiamo la spiaggia a Pra’

 

Quale pensa possa essere su questi punti l’impegno di una nuova Giunta regionale da Lei presieduta ?

Raffaella Paita – Candidata Presidente per il Partito Democratico

Non posso che confermare il mio personale impegno e della Giunta che presiederò, se vincerò le elezioni, a sostenere tutte queste istanze che, ripeto, non solo condivido ma che ben conosco grazie anche alla vostra costante e qualificata presenza al dibattito che ha contrassegnato l’iter di formazione del P.R.P. per la parte di ponente. Peraltro, alcune delle cose che indicate sono già nei piani sia dell’Autorità portuale che, per quanto di propria competenza, di RFI. E lavorerò, dopo l’approvazione del P.R.P. affinché la trasformazione del terminal Vte (che dovrà chiamarsi Pte) in isola sia una priorità tra le opere da realizzare.

Alice Salvatore – Candidata Presidente per il Movimento Cinque Stelle

Restituire zone verdi, spiagge balneabili e vivibilità per tutti quei quartieri distrutti dalle amministrazioni trentennali monocolore di questa regione è sicuramente una priorità per noi e fa parte del nostro programma.
L’argomento delle banchine elettrificate è un argomento cardine per il movimento 5 stelle per quanto riguarda la compatibilità tra porti e città per abbattere il rumore battente dei motori delle super navi portacontainer e l’inquinamento derivante dal traffico marittimo. La vivibilità e la qualità della vita non è per noi merce di scambio ma un diritto assoluto e inalienabile.
Impegnare gli enti preposti ad attivarsi affinchè le banchine elettrificate siano una realtà è una delle nostre priorità. Sappiamo anche che Prà è costretta a convivere con container impilati fino al quinto tiro: alcuni di questi container sono stati addirittura scaraventati con estrema violenza dal vento sulla pista ciclabile diventando un pericolo e una minaccia reale per la vita stessa dei cittadini.
Tutto questo è INACCETTABILE per noi. Il movimento 5 stelle è nato da quei cittadini stanchi di essere costretti a convivere con realtà simili senza essere minimamente considerati dalla politica che preferisce farsi cieca e sorda e spesso anche muta quando le criticità riguardano i cittadini. Quindi assolutamente positivo l’allontanamento dei container dal centro abitato.
Un canale di calma che restituisca il mare a Prà è un qualcosa di assolutamente dovuto ai cittadini.

Enrico Musso – Candidato Presidente per Liguria Libera   (vedi anche la video intervista)

Questo è un argomento di cui mi sono occupato nella mia attività professionale di docente quando la FondAzione ha coinvolto me ed il centro di ricerca universitario che dirigo sul tema di una pianificazione portuale finalmente partecipata. E’ un tema importantissimo per Genova, così come per molte città europee: riuscire a comporre il conflitto tra l’esigenza dello sviluppo portuale e la vita della città e dei residenti che ci stanno intorno. Il modo in cui questo problema si avvia a soluzione proprio a Pra’ e nel porto di Pra’ con il P.R.P. che recepisce queste istanze arrivate direttamente dal territorio costituisce quasi un modello, un esempio virtuoso anche per altre realtà italiane ed europee. Nel P.R.P. che Autorità Portuale ha fatto ci sono le cose che servono e che Pra’ vuole per mitigare l’impatto ambientale; ora il passaggio successivo è proprio quello della Regione per approvare il progetto e portarlo a compimento. Come Presidente della Regione darò sicuramente un impulso perchè l’approvazione finale non incontri nessun impedimento.

 Antonio Bruno – Candidato Presidente per Altra Liguria   (vedi anche la video intervista)

Il porto di Pra’ non deve rimanere un porto di solo transito dei container; nell’ottica di avere una maggiore occupazione noi chiediamo che ci siano delle aree per la trasformazione di almeno una parte delle merci in arrivo. Ovviamente il porto non deve gravare pesantemente su chi vive davanti ad esso in termini di inquinamento acustico ed ambientale; siamo già in ritardo con l’elettrificazione delle banchine ma è bene che sia stata finanziata e che si inizi il prima possibile con i lavori; siamo un pò in ritardo anche con il potenziamento delle dune ma è positivo che questo obiettivo fortemente voluto dagli abitanti inizi a concretizzarsi. Noi siamo totalmente d’accordo con queste proposte e ci batteremo perchè gli abitanti di Pra’ ed anche della zona di Pegli Lido siano alleviati dall’impatto dell’attività portuale.

Non abbiamo invece ottenuto risposte nel merito dai candidati presidenti  Mirella Batini,  Luca Pastorino,  Matteo Piccardi e Giovanni Toti.

Abbiamo invece posto la stessa domanda anche ad alcuni candidati al Consiglio Regionale che vivono nel ponente di Genova e che hanno così risposto:

Raffaella Della Bianca – Candidata per Forza Italia   (vedi anche la video intervista)

L’Ente Regione, unitamente al Ministero per le Attività produttive ha l’onere e l’onore di indicare il nuovo Presidente di Autorità Portuale. Infatti  il mandato di Luigi Merlo si sta concludendo ed avremo presto un nuovo Presidente. Certamente le cose che la FondAzione suggerisce, nell’ottica di un’ integrazione tra porto e città sono condivisibili e possono essere realizzate con l’impegno di tutti i soggetti.
Vi sono esempi nel mondo, pensiamo a Miami, dove il porto e le attività produttive ed industriali si integrano perfettamente con la citta ed il diritto allo svago delle persone.
Si alla spiaggia artificiale, che oltretutto avrà un mare più pulito, essendo al largo: potrebbe essere davvero una risorsa particolare per tutta la città !
Ma ripeto, il soggetto delle scelte finali è l’Autorità Portuale e troppo spesso, in Italia, con gli avvicendamenti di soggetti anche dello stesso colore politico, accade che le buone cose già decise e finanziate vengano stoppate o cambiate. Per fare un esempio, nel cambio Pericu/Vincenzi, un inceneritore già progettato, con un impegno di spesa stanziato di 6 milioni  di Euro, è stato cancellato!
Queste cose non devono più accadere, perchè sono denari pubblici, gli studi costano, i progetti già in corso devono poter andare avanti, così vuole la buona politica.

Valter Ferrando – Candidato per il Partito Democratico   (vedi anche la video intervista)

Posso dire con una certa soddisfazione che alcune delle cose che avete citato sono già state approvate. Ad esempio per l’elettrificazione delle banchine del Porto di Pra’ la Regione ha già deliberato e stanziato una cifra, se non erro, di 5 milioni di Euro: questa verrà quindi realizzata e consentirà alle navi attraccate in porto di tenere i motori spenti con grande beneficio per i residenti. Dune e passeggiata vanno sicuramente fatte ed aggiungo che la nuova Giunta chiederà al Demanio portuale di dismettere delle aree di sua competenza e non più utilizzate per metterle a disposizione della cittadinanza ed in particolare delle associazioni presenti sul territorio. Come Regione e come Partito siamo totalmente favorevoli all’allontanamento del porto dall’abitato. Alcune cose sono già state fatte, altre si faranno e penso che se si lavorerà bene si potranno davvero ottenere delle interessanti opere di compensazione per Pra’; per noi sarà anzi una delle priorità del prossimo mandato che avrà proprio una particolare attenzione alle zone periferiche della città poichè sono le aree maggiormente in sofferenza per la presenza di grandi infrastrutture di servizio per tutta la città.

Edoardo Rixi – Candidato per la Lega Nord   (vedi anche la video intervista)

Il Ponente ha dovuto sopportare moltissime servitù in passato ed ora è arrivato il momento di alleggerire alcune di queste servitù.  E’ chiaro che il porto ormai non può più essere tolto ma occorre renderlo in qualche modo eco-compatibile anche a livello acustico nei confronti dei residenti.  Siamo quindi sicuramente favorevoli a tutto quello che porta ad una riqualificazione ambientale e ad una netta separazione tra aree portuali ed aree residenziali.  Autorità Portuale potrebbe fare anche qualcosa di più spostando alcune attività nelle aree di Cornigliano e Sampierdarena dove molti spazi sono sotto-utilizzati piuttosto che ampliare il porto di Pra’ o, come si diceva fino a poco tempo fa, allungare la diga verso Voltri.  Non si può più tollerare non solo il rumore ma neanche il transito di mezzi pesanti sulla viabilità urbana visto che oggi, nei porti che funzionano, tutte le merci viaggiano su ferrovia e le zone portuali sono separate dai centri abitati da colline alberate;  è un diritto inalienabile dei residenti il poter vivere tranquilli nelle proprie case.
Occorre fare molto ed occorre farlo in fretta senza ulteriori rinvii.  Mi auguro che chiunque governerà in questi cinque anni abbia il coraggio di intervenire in maniera netta su Autorità Portuale affinchè si risolva il contrasto tra lo sviluppo del porto ed i diritti dei cittadini di quei quartieri che hanno sempre dato tanto ottenendo in cambio molto poco, anche in termini di occupazione, un contrasto che altrimenti rischia di bloccare tutta Genova.

 Gianluigi Buscema – Candidato per il Movimento Cinque Stelle   (vedi anche la video  intervista)

I problemi più gravi sono sicuramente quelli del rumore e dell’inquinamento ambientale creati dal porto.
Il nostro movimento che persegue scelte politiche nel medio e lungo periodo fatte in modo partecipato e trasparente vede in maniera assai positiva l’esperienza della FondAzione PRimAvera, il suo approccio al problema grazie al quale i cittadini si sono fatti sentire dalla politica e sono riusciti ad influenzare positivamente un progetto di Piano Regolatore Portuale spingendolo nella direzione della riqualificazione del quartiere; anzi dovrebbe proprio essere compito della politica cercare la partecipazione dei comitati e dei cittadini per le scelte che riguardano il territorio. Il nostro movimento quindi sosterrà sicuramente questa strategia sia nel metodo che nel merito, cercando di favorire la realizzazione di tutte quelle opere, dal potenziamento delle dune di separazione con il porto, all’elettrificazione delle banchine, all’allontanamento del porto dalle case che servono per il rispetto dei diritti dei residenti.

 

 

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