I candidati alla Regione rispondono – Prolungare la Fascia di Rispetto anche a Palmaro e Cà Nuova.

Luciano Bozzo #

Una Veduta del Parco Dapelo
Una Veduta del Parco Dapelo

A pochi giorni dal voto che eleggerà il nuovo Consiglio Regionale della Liguria SuPra’Tutto ha pensato di contattare  i diversi candidati alla Presidenza della Regione ed i candidati al Consiglio che vivono nel territorio del Ponente di Genova per sentire il loro parere su tre temi di grande importanza per il futuro di Pra’:  il prolungamento della Fascia di Rispetto davanti a Pra’-Palmaro e Pra’-Cà Nuova, il rapporto con il porto ed il cambio del nome dell’uscita autostradale.

Questa è la prima delle tre domande che abbiamo posto;  di seguito potete leggere le loro risposte.

 

1)  Fascia di Rispetto estesa a ponente

 

Nei mesi scorsi la Regione Liguria ed in particolare l’Assessorato alle Infrastrutture guidato da Raffaella Paita ha recepito l’idea della FondAzione PRimA’vera di estendere la Fascia di Rispetto anche davanti ai sestieri di Pra’-Palmaro e Pra’-Ca’ Nuova, contenuta nella proposta  “Ridiamo il mare a Pra’-Palmaro” che risponde ad una esigenza fortemente sentita dagli abitanti di Pra’ e di Pra’-Palmaro in particolare.  La Regione ha quindi convocato un tavolo tecnico a cui hanno partecipato il Comune di Genova, Autorità Portuale, Rete Ferroviaria Italiana ed il Municipio VII Ponente (oltre naturalmente a Regione Liguria – Assessorato alle Infrastrutture e FondAzione PRimA’vera).

I partecipanti al tavolo hanno espresso un chiaro sostegno alla proposta di estendere la Fascia di Rispetto a ponente fino al confine con Voltri e di conquistare così uno spazio di vivibilità per i residenti attraverso la realizzazione di un’ampia area verde (tra il torrente Branega a levante ed il Rio San Giuliano a ponente) nello spazio liberato dallo spostamento a mare della ferrovia. In questa area che avrebbe una larghezza variabile tra i 20 ed i 30 metri dovrebbero poter trovare spazio una passeggiata pedonale, una pista ciclabile, alberi e piante ed un piccolo canale fruibile per attività sportive la cui acqua potrebbe essere attinta dal mare e ricambiata attraverso idoneo sistema di pompaggio.  Una serie di dune/collinette  coperte da alberi separerebbero questa area fruibile per i cittadini da ferrovia e porto in modo da mitigare il forte impatto ambientale e visivo di queste due infrastrutture che grava in particolare sul quartiere di Palmaro.

Adesso occorrerebbe continuare il lavoro del tavolo tecnico entrando nel merito delle problematiche realizzative per cercare di finalizzare la proposta attivando e coordinando i diversi soggetti responsabili per le varie parti del progetto e reperendo i fondi necessari anche valutando la possibilità di riuscire ad usufruire di eventuali fondi europei.  Qual’è la sua posizione al riguardo e quale pensa possa essere l’impegno della prossima Giunta Regionale  ?

Raffaella Paita – Candidata Presidente per il Partito Democratico

Ho sempre ritenuto il tema da voi sollevato di straordinaria importanza per due ragioni.

1) cercare di evitare di infliggere a Pra’ ulteriori ferite e dunque recuperare identità e qualità urbana che rischiava di essere gravemente compromessa

2) non impedire al porto di Pra’ e all’intero sistema dei porti liguri, di adeguare le sue infrastrutture e la logistica alla crescita dello shipping.

Confermo quanto già detto il mese scorso nel mio incontro avvenuto a Pra’ proprio con le persone della FondAzione PRimA’vera: questa associazione ha avuto il merito di tenere ben saldi questi punti di vista e, da parte mia, ho ritenuto doveroso agevolare il confronto tra tutti i soggetti interessati per pervenire ad una soluzione condivisa. A tal fine ho istituito, in Regione, un tavolo tecnico che esaminasse i problemi, con l’obiettivo di superare eventuali difficoltà, tenuto conto che occorrerà operare in un contesto già funzionante. Ritengo che l’esito del lavoro svolto sia incoraggiante e non posso che registrare con soddisfazione una condivisione di vedute tra cittadini e Istituzioni, in modo particolare tra Autorità Portuale, Comune e Regione. Ho particolarmente apprezzato il metodo introdotto dalla FondAzione, un metodo costruttivo, mai contro ma per, un metodo che ha già portato concreti vantaggi a questa comunità e che deve rappresentare una buona pratica con le altre parti del territorio genovese e ligure.

Alice Salvatore – Candidata Presidente per il Movimento Cinque Stelle

Il movimento 5 stelle è sempre e comunque dalla parte della cittadinanza. Siamo perfettamente al corrente di cosa stia vivendo il quartiere di Prà a causa della convivenza con una realtà industriale quale il V.T.E. (che dovrebbe invece chiamarsi P.T.E. – Pra’ Terminal Europa), costruito a poche decine di metri dal centro abitato in maniera scellerata, senza badare in alcun modo al tessuto urbano circostante, agli impatti ambientali ed alle pesanti conseguenze per i cittadini. Adesso è necessario adoperarsi per restituire ai cittadini dignità e qualità della vita. L’occupazione, il lavoro, non possono e NON devono gravare sulla salute e sulla qualità della vita dei cittadini, non possono essere usati come contrappeso sulla stessa bilancia. Le due cose possono e DEVONO convivere serenamente.
Se dovessi essere eletta presidente della Regione Liguria mi impegnerò affinchè i cittadini di Prà possano riacquistare quella “dignità” che le scelte degli amministratori passati hanno svenduto. Mi impegnerò a seguire tutti quei tavoli, come quello che riguarda il prolungamento della Fascia di Rispetto, che possano rendere Prà un pezzetto di mondo migliore; è infatti nella natura del movimento 5 stelle la cura e la salvaguardia del territorio e dell’ambiente.

 Enrico Musso – Candidato Presidente per Liguria Libera   (vedi anche la video intervista)

Si tratta di un’ottima idea e sono molto contento che qualche passo sia già stato compiuto con l’istituzione di un tavolo tecnico; per cercare di realizzarla occorre far convergere diversi soggetti, dalle Ferrovie al Comune ad Autorità Portuale ed il ruolo della Regione è proprio quello di coordinare tutti questi soggetti ed arrivare ad estendere la Fascia di Rispetto in tempi anche ragionevolmente brevi. Non credo che ci siano eccessivi problemi di mancanza di risorse anche perchè in queste settimane sto approfondendo i conti della Regione e mi rendo conto che ci sono tanti soldi che vengono spesi male. E per una esigenza prioritaria come questa credo quindi che i fondi possano essere sicuramente reperiti.

 Antonio Bruno – Candidato Presidente per Altra Liguria   (vedi anche la video intervista)

Sono molto contento che la FondAzione PRimA’vera abbia fatto queste proposte e che esse siano state accolte dalle amministrazioni; è un esempio sicuramente virtuoso anche se dovrebbero forse essere le amministrazioni a chiedere prima al territorio come muoversi e ad avviare loro questo processo partecipato.
Un impianto portuale così pesante e difficile ha la necessità di una Fascia di Rispetto ampia ed allargata anche a Palmaro, uno spazio di sfogo necessario ai residenti per questa zona che non è periferia di Genova ma, al pari di altre ex Delegazioni, rappresenta invece la continuità con quelli che erano antichi paesi e cittadine. Il benessere di Pra’ e di Palmaro è il benessere anche di Genova. Occore dare un minimo di affaccio al mare, una pista ciclabile che si estende e che prosegue verso Vesima e che sia possibile per gli abitanti di Pra’ avere una piena vivibilità al pari dei cittadini di altre parti di Genova.

Non abbiamo invece ottenuto risposte nel merito dai candidati presidenti  Luca Pastorino,  Matteo Piccardi e Giovanni Toti.  La candidata Mirella Battini pur non rispondendo nel merito ha presentato l’idea di istituire la cosiddetta “seggiola del territorio”, un seggio vuoto all’interno del Consiglio Regionale dedicato ai rappresentanti dei cittadini  e ai tecnici di tutti i settori.

Abbiamo invece posto la stessa domanda anche ad alcuni candidati al Consiglio Regionale che vivono nel ponente di Genova e che hanno così risposto:

Raffaella Della Bianca – Candidata per Forza Italia   (vedi anche la video intervista)

Ringrazio la Fondazione PRimA’vera perchè si pone in modo positivo e propositivo nei confronti del territorio e delle Istituzioni quando invece troppo spesso i rapporti con i cittadini, più che incontri, sono stati scontri.  Certamente il problema posto è reale; abbiamo una parte del litorale e del territorio a ponente fortemente penalizzato. E’ giusto pensare ad una omogeneizzazione della zona finora rimasta fuori dai P.O.R. ovvero i sestieri di Palmaro e Ca’Nuova. La Regione ha un forte ruolo in questo; esistono dei canali per usufruire di finanziamenti dedicati, per completare un percorso che è rimasto incompiuto, per ottenere il prolungamento della Fascia di Rispetto fino al confine con Voltri. In questo modo si possono avere più spazi ludici, ricreativi, meno impatto col porto, ma anche benefici per le società e per le attività sportive, fino a fare della Fascia di Rispetto un vero polo d’attrazione per tutta la città di Genova con positive possibilità di sviluppo e di crescita economica. Sarà molto importante a tal fine riuscire ad attivare nuovi fondi europei.

Valter Ferrando – Candidato per il Partito Democratico   (vedi anche la video intervista)

Condivido pienamente questo progetto, ed anzi come Regione Liguria abbiamo deciso di portarlo avanti insieme ai proponenti della FondAzione PRimA’vera di Pra’; è una valida proposta di riqualificazione della zona di Palmaro che è oggi la più esposta a rumore ed inquinamento generati dal porto; ottima l’idea di realizzare una passeggiata nello spazio tra porto ed abitato, una passeggiata collegata a quella già esistente a levante e con un piccolo sforzo anche a quella di Voltri per realizzare il sogno di un’unica passeggiata pedonale e ciclabile da Pra’ fino a Varazze. Le dune sono una parte essenziale per dividere porto e ferrovia da questa parte di città. Come Regione ci prendiamo sicuramente l’impegno di portare avanti questo progetto e di fare anche da capofila nei confronti dei vari enti e dei vari soggetti coinvolti nella sua realizzazione.

Edoardo Rixi – Candidato per la Lega Nord   (vedi anche la video intervista)

Credo che sia un progetto assolutamente condivisibile ed utile per rilanciare il turismo nel Ponente e per migliorare la qualità di vita dei cittadini in una zona che ha perso il suo affaccio al mare ma che può essere utilizzata per il passeggio e per la pratica di sport all’aria aperta.  Quello che temo sono però i ritardi burocratici con il rischio ad esempio di perdere i 14 milioni di fondi F.A.S. dell’Europa se non si riescono a realizzare entro il prossimo anno gli interventi di riqualificazione già programmati. Su questi progetti ci deve essere l’impegno concreto della prossima Giunta Regionale; è bello istituire tavoli tecnici ma poi bisogna farli funzionare e soprattutto portare a casa il risultato in maniera molto veloce.

Gianluigi Buscema – Candidato per il Movimento Cinque Stelle   (vedi anche la video intervista)

Io abito a Pegli, sono un appassionato di nautica e frequento molto la Fascia di Rispetto di Pra’.  Noi siamo perfettamente d’accordo ad allungare la Fascia di Rispetto fino a Voltri.  Il problema di Pra’ parte dagli anni sessanta del secolo scorso quando si iniziò a progettare e costruire il porto cancellando così una storia ed una tradizione lunghissime che vedevano nel mare e nel litorale il centro della vita e dell’economia della cittadina come ho potuto vedere da filmati ed immagini dell’epoca ante-porto; anche il turismo e tante attività e mestieri di lunga tradizione che prosperavano e davano ricchezza al paese sono spariti inghiottiti dal porto.  Pra’ avrebbe dovuto riguadagnare con  una serie di nuovi posti di lavoro che invece a distanza di oltre quarant’anni possiamo dire che non si sono avuti.  Ora Comune e Regione dovrebbero controbilanciare tutti gli errori fatti;  occorrerà recuperare le risorse finanziarie necessarie ma questo mi sembra il minimo per non fare sentire agli abitanti di Pra’ un senso di abbandono, recuperare in qualche modo il loro rapporto con il mare, magari ridando loro anche una spiaggia balneabile, e contrastare anche la perdita di valore delle loro case.  Estendere la Fascia di Rispetto e di vivibilità mi sembra quindi la cosa giusta da farsi ed andrebbe fatta anche in tempi stretti.

 

3 Comments

  1. Ciao, io e mia mamma Carla Saccco (del Borgo) a prescindere…siamo non solo d’accordo ma M5S.Ū Belin ū giia… ogni due o tre gg qlc del PD viene legato…già lì mi vergognerei a presentarmi sotto una simile scellerata bandiera. Scusate la polemica. Grazie x il Vostro impegno!!! Grazie x l’articolo. Stefano e Carla

  2. Bene. Registriamo il consenso e le buone intenzioni di tutti. Ci sarebbe da ben sperare. Non fosse per quella precisazione temporale “a pochi giorni dal voto che eleggerà il nuovo Consiglio Regionale della Liguria” … una quisquilia che punge come una spina in un fianco martoriato da decenni. Ora, annoto con piacere il fatto che nessuno faccia ostruzionismo finanziario. Credo che l’Italia versi a mamma Europa più di quanto riceva, ma è appurato (notizia di pochi giorni fa) che buona parte dei fondi erogati non viene utilizzata e torna, clamorosamente, al mittente. Un’assurdità fra le tante che ammorbano la gestione della cosa pubblica. Cioè NOI. Quindi, sono strasicura che le risorse per la realizzazione di questo progetto ci sono. Sia a livello europeo, sia a livello locale. Qui si tratta fondamentalmente di mettere d’accordo i soggetti delle varie competenze sul territorio, dando voce e sostanza al prosieguo della riqualificazione verso Ponente. Cosa che chiuderebbe il cerchio in maniera intelligente e DOVEROSA.

    Pensiamo positivo, continuando a tenere occhi e orecchie aperte. Consola il fatto di avere nella manica un asso che si chiama “Fondazione”.

  3. Sono cose che si dicono solo in campagna elettorale, per prendere voti. Da sempre è così. Poi tutti spariscono, per altre mete e altri interessi. Meglio fare da soli, dalla A alla Z. Rapportarsi sempre con le istituzioni certo ma le promesse da marinaio lasciamole perdere. Sono “foe”. Altrimenti siamo cattivi scolari che non imparano mai la lezione. Ha ragione Stefano. C’è da nascondesi dalla vergogna……..

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