Da 25 anni il Nuovo Cinema Palmaro… a Pra-Palmaro’

Giuseppe Bruzzone 

A Palmaro nel dopoguerra adiacente la chiesa di S.M. Assunta lato mare vi era un piazzale dove sorgeva una costruzione di legno detta ’Palestra’ un baracca in legno sede dell’oratorio e dell’Azione Cattolica della Parrocchia, in estate anche cinema all’aperto; un punto di riferimento dei ragazzi di Palmaro, ma anche di Pra’. In zona vi era anche un cinema posto sull’angolo del cimitero lato nord- ovest: era una piccola cappella con arredi molto spartani chiamato Cinema S.S. Trinità demolito nel 1958 per ampliare il cimitero.

Le due costruzioni non erano più adeguati ai tempi. L’ Italia rinasceva dalle macerie della II guerra mondiale; per dare una giusta e corretta sede alle attività parrocchiali l’ allora indimenticato Arciprete Don Amedeo Massa decise la costruzione di un nuovo centro e così col contributo dei parrocchiani e della banca regionale, la Carige (Cassa di Risparmio di Genova e Imperia) iniziò una splendida avventura.

Correva l’ anno 1958 iniziarono i lavori per la costruzione delle opere parrocchiali con annesso il cinema-teatro.

L’ edificio fu terminato nel 1960 con: a piano terreno il locale del cinema e soprastante i locali parrocchiali, alcuni locali per diverso tempo ospiteranno le classi della scuola elementare. Benedetto dal Cardinale Siri, il cinema iniziò le proiezioni, per 360 spettatori posti a sedere tra platea e galleria su seggiole di legno con seduta ribaltabile.

Negli anni 60’ divenne un’ importante sala di Pra’, dove vi erano tre cinema: il Manzoni cinema all’aperto, ora un circolo del tennis, Il Colombia in via Ratto (in area palazzina Telecom) e il moderno Liolà in via Cordanieri; cinema tutti spariti.

Punto di riferimento della gioventù di Palmaro, e delle scuole della delegazione, per recite e saggi scolastici e per compagnie amatoriali di teatro. In cabina di proiezione operava il mitico Giacomo Firpo, a metà anni 80’ ospitava il cineclub Marylin Monroe, fondato da un gruppo di giovani praesi, amanti di cinematografia che al venerdì col mitico Giacomo Firpo producevano proiezioni a tema.

Ma a Torino il 13 febbraio 1983 un tragedia! Il cinema Statuto fu distrutto da un incendio dove perirono una sessantina di persone. A seguito del disastro il governo emanò delle norme molto restrittive per la sicurezza delle sale, a cui dovettero adeguarsi tutte le sale italiane. La parrocchia proprietaria del locale non potendo sostenere le ingenti spese decise di chiudere; cosi Mr. Firpo spense tutte le luci, il cineclub e le proiezioni del sabato e della domenica a Palmaro finirono.

Il cinema rimase tristemente chiuso per anni fino a quando un gruppo di giovani della parrocchia capeggiati dal parroco Don Piero Rossi a metà anni 90 decisero di rilanciare il cinema, adeguandolo ai tempi con un moderno progetto; mentre i grandi cinema di Genova e delegazioni lentamente chiudevano davanti all’avanzata delle nuove multisale del Porto Antico e della Fiumara.

Il progetto prevedeva la creazione al piano terreno di una veranda chiudendo il porticato con vetrate e ricavando: un locale per il foyer della sala, un’ area socio- ricreativa per gli abitanti del quartiere, spogliatoi e locali di servizio.

Sempre al piano terreno la platea smantellata lasciava uno spazio polivalente per: palestra, teatrino, riunioni comunitarie, in linea con le aspettative degli anni 2000. Al piano superiore la galleria trasformata in sala cinematografica da 99 posti a sedere con locali tecnici e la sala di proiezione.

Il tutto realizzato con un finanziamento popolare della comunità parrocchiale

e praese. Il primo di luglio 1999 iniziarono i lavori che terminarono nell’autunno del 2000. L’ inaugurazione avvenne il 31 ottobre 2000, la nuova struttura venne benedetta dal Cardinale Tettamanzi, la prima proiezione fu ’La lingua del Santo‘ del regista Carlo Mazzacurati

Il cinema riaprì, ispirandosi al film del regista Giuseppe Tornatore ‘Nuovo cinema paradiso’ i giovani gestori lo chiamarono ‘Nuovo Cinema Palmaro’ con: in sala di proiezione Mr. Firpo che agiva in un moderno locale senza più le pizze cinematografiche, sostituite da moderne apparecchiature e supporti digitali, e una squadra di volontari/e nel foyer che a turno tengono aperto il complesso cinematografico in settimana da martedì a domenica.

Il 22 gennaio 2014 fu inaugurato il nuovo proiettore digitale, un investimento da circa 60mila euro, finanziato dalla parrocchia Santa Maria Assunta, con il contributo della Regione.

In estate proiezioni ed eventi teatrali all’arena estiva nel levante di Pra’, sul prato verde dell’impianto di atletica; Un esperimento di successo cessato purtroppo per l’ insediamento dei campi di padel, ora di moda.

Al ventesimo anno un rinnovamento per festeggiare i 20 anni del Nuovo Cinema Palmaro.

Per la stagione 2020/21 fu riveduto l’ ambiente ancora più accogliente e professionale con i murales a tema con: Totò, Buster Keaton, Stanlio e Ollio, che abbelliscono il foyer e le scale di accesso alla sala, realizzati da Drina A12 e Giuliogol; artisti conosciuti ed apprezzati a Pra’ per i murales che riqualificano e rendono più piacevole passare per le strade che si attraversa in Pra’ tutti i giorni.

Da allora il Centro ospita al primo piano una bella sala cinematografica da 99 posti che si contraddistingue in questi anni per una programmazione di qualità offerta in un contesto semplice ed accogliente. La struttura ha un nuovo sistema di sanificazione continua dell’aria in ingresso, raggi ultravioletti (nessuna lampada presente in sala); per le persone con difficoltà sensoriali sono disponibili due ausili utili per fruire pienamente dell’esperienza cinematografica: i sottotitoli su tablet dedicato per gli audiolesi e la ripetizione dell’audio in cuffia wi-fi per gli ipovedenti. Dotato di sito internet, ridisegnato per renderlo più interattivo e piacevole alla navigazione; acquisti on- line per biglietti e abbonamenti alle proiezioni differenziati per gli spettatori fidelizzati. Ora siano ai 25 anni, e per il 31 ottobre 2025 sono in preparazione alcuni eventi per festeggiare insieme questa ricorrenza, che non è solo della parrocchia, ma di tutto il ponente genovese. La sala cinematografica, unica rimasta operativa nel ponente genovese, da Arenzano a San Pier d’ Arena festeggia i 25 anni d’attività. Riveduta l’ entrata per norme di sicurezza, sulle nuove pareti Drina A12 e Giuliogol sono ritornati con dei nuovi murales: sulle pareti le figure inconfondibili che fanno parte della storia del cinema italiano: Sordi, Gassman, Monica Vitti, Maariangela Melato,Mastroianni e Sofia Loren accolgono all’entrata gli spettatori: un capolavoro da… Oscar e David di Donatello!

Per il 31 ottobre tutti invitati all’inaugurazione che inizierà con: Ore 18 – S. Messa di ringraziamento in chiesa S.M. Assunta Ore 19 – Benedizione del centro polifunzionale e a seguire rinfresco Ore 21 – proiezione in prima visione di ‘La vita va così’ di Riccardo Milani prevendita online fino a esaurimento posti. Una caratteristica alle due aperture: i film sono di due registi italiani. Dopo l’inaugurazione nei prossimi mesi seguiranno una serie di iniziative speciali.

In via Pra’,164 rosso non c’è solo un Cinema, ma una Sala della Comunità, una realtà preziosa, noi praesi e ponentini dobbiamo essere orgogliosi di questo; nel ponente è un faro di cultura che dobbiamo sostenere in ogni modo. Tanti auguri NCP!!!

Telefono: 010.612.1762 e 328.842.99.60: attivi tutti i giorni dalle 9 alle 22. e-mail: info@nuovocinemapalmaro.it

Lettera di Don Piero ai parrocchiani e ai praesi

‘Nella considerazione che l’ opera di ristrutturazione non fruendo di alcun finanziamento esterno, comporta per la Parrocchia un ingente sforzo economico, resta inteso che la realizzazione del progetto potrà essere resa possibile solo ed esclusivamente facendo ricorso nuovamente alla sensibilità della popolazione.

In particolare, quello che viene richiesto, si concretizza rispetto all’iniziativa proposta, in una partecipazione attiva della comunità parrocchiale chiamata a rendere manifesto il proprio impegno e volontà a che, ancora una volta, le Opere Parrocchiali tornino a rappresentare il cuore pulsante della comunità, centro di riferimento non solo per chi sente forte i valori cristiani ma anche per coloro che intendano promuovere ideali di solidarietà.

Questo momento costituisce pertanto l’ occasione di riflessione per testimoniare la volontà collettiva di recuperare una struttura così importante, oppure, viceversa, decretare esaurita la sua funzione, disperdendo tristemente uno spazio che si è rivelato di enorme valenza sotto l’ aspetto sociale.

L’ unico modo di opporsi concretamente all’abbandono è quello di vedere portato a termine, secondo il progetto prima descritto, il recupero strutturale dell’edificio, e così facendo, oltre al commosso ricordo e alla riconoscenza dovuta a quelli che, non senza sacrifici, hanno avuto la forza ed il coraggio di consegnarci questo patrimonio, divenuto nel tempo di tutta la delegazione, si potrà tramandare alle generazioni future qualcosa di tangibile perché a loro volta lo preservino quale testimonianza di aggregazione comunitaria. Fermo restando che anche il più modesto aiuto risulterà alla fine indispensabile a raggiungere lo scopo. Si invitano tutti coloro che volessero contribuire o a mettersi in contatto con :

Domenico Lavagetto – Roberto Montecucco – Giovanni Bianchi – Remo Rimotti Don Piero – Don Massimiliano

Che provvederanno a fornire con la massima discrezione, tutte le informazioni relative alla modalità di finanziamento dei lavori, o, in alternativa a compilare l’ apposito foglio di adesione disponibile sia in fondo alla chiesa sia nell’ archivio parrocchiale; in questo caso, gli interessati verranno successivamente contattati dalle persone sopra indicate per eventuali ulteriori ragguagli circa gli aspetti del finanziamento.

Resta la speranza che l’ iniziativa che così si vuole incoraggiare possa trovare tra i parrocchiani benevolo accoglimento.’

Don Piero Rossi            

 

1 Comment

  1. Grande Giuseppe Bruzzone!!
    Quanti ricordi ha risvegliato il suo dettagliato racconto sul nostro Cinema.
    Sono una volontaria che presta il suo contributo come “maschera” a titolo assolutamente gratuito come tutti coloro che mettono a disposizione il loro tempo e la loro competenza per il mantenimento in vita di questo “prezioso ” centro di cultura e condivisione nel sestiere di Palmaro che nel corso degli anni è stato impoverito nella sua struttura originale per far posto all’avanzare del porto con tutte le conseguenze negative e positive (poche) che sono seguite!
    Teniamocelo caro e incrementiamo la frequentazione partecipando a tutte le iniziative che vengono proposte.
    Sono un grande aiuto per la popolazione di Palmaro e dintorni!!!!

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