Cassoni a porto Pra’: il Ponente in rivolta, le associazioni si uniscono e coalizzano, per rivendicare un NO assoluto

Elis@Provinciali

Nonostante le feste natalizie, il fuoco cova sotto la cenere…un minimo di distrazione doverosa per i nostri bimbi che aspettano i doni, ma l’umore non è dei più rosei: dopo l’imbarazzante intervista di Primo Canale, in cui il presidente di Asp, Paolo Emilio Signorini, chiede ai cittadini “sacrifici” per il bene comune (come se per 40 anni non avessimo fatto altro!) e le dichiarazioni del sindaco Marco Bucci e l’assessore Francesco Maresca, i quali tentano un’arrampicata sugli specchi colossale, sostenendo che si, il problema sarà solo “vederli”, spostamenti via mare e via, come per magia ci ritroveremo 100 abnormi manufatti ed un cantiere infinito, con inevitabile corollario di polveri, rumori, degrado ed inquinamento. Le associazioni del territorio, Fondazione Primavera , e comitati di Pegli Bene Comune, Lido , Multedo, Palmaro e moltissimi sodalizi sportivi e culturali, hanno deciso per una strategia condivisa: continua il lancio di mail tramite invio facilitato sul magazine di Pra’, SuPra’tutto, e nel frattempo, si affianca la petizione su Charge org, entrambe si avvicinano al migliaio l ‘una e procedono affiancate.
Inoltre, si stanno organizzando manifestazioni comuni , e dimostrazioni sul territorio.  Fintanto che non avverranno i promessi confronti con i cittadini, cui si devono spiegazioni; come mai un’area già assegnata a zone di ristoro e ludiche, come disse Bucci, di fronte alla passeggiata ciclopedonale che diventerà inagibile ai giovani, alle mamme con bimbi ed agli sportivi? Lo stesso Signorini promise di mantenere almeno per 20 anni la promessa del suo predecessore, Luigi Merlo: nessuno spostamento o ampliamento di superficie portuale. Ed allora, come la mettiamo? Questa idea va abbandonata immediatamente, la gente ha sofferto per 40 anni di riempimenti, e tuttora si trova il porto praticamente in casa. Non è possibile penalizzare così i cittadini del Ponente, che attendevano le necessarie opere di riqualificazione. Si cambi obiettivo, si scelga un altra area lontano dalle case. Siamo determinati ed agguerriti al massimo. Ci conforta anche la mozione del Municipio approvata all’unanimità, che esprime parere sfavorevole alla collocazione dei cassoni al sesto modulo del Porto di Pra’
Concludo con un importante osservazione l’articolo 9 della nostra Costituzione così recita: La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica [cfr. artt. 33, 34].
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali. Si potrebbe configurare un profilo di incostituzionalità?
Pertanto, anche la fantomatica visione dei cassoni che crescono e vengono trasbortdati a Sampierdarena, confliggge com il nostro diritto ad un paesaggio sano, preservando il canale di calma nella sua integrità e l’orizzonte attuale. già fortemente compromesso…che verrebbe ulteriormente danneggiato dai cassoni , peraltro necessari per la nuova diga foranea del porto di Genova…anzi siamo consapevoli dell’importanza strategica e logistica dell ‘opera, diciamo solo : <<Fateli in un area limitrofa, ve ne sono molte, lontane dall’abitato, evitate scelte divisive e così avverse ai cittadini, oltre che al buon senso…rispettate il parere di coloro che abitano in questi già troppo martoriati territori, depredati dell’identità, e soffocati dala presenza di una colossale piattaforma industriale. A Pra’, no grazie, emmu Za daetu>>.

3 Comments

  1. Comune, autorità portuale e quant’altro andrebbero tutti denunciati per disastro ambientale per lo scempio che hanno fatto del nostro litorale, altro che cassoni!

  2. Si, è inaccettabile aver anche solo pensato di utilizzare Pra’per costruire i cassoni per la nuova Diga di Genova. Quando il progetto venne presentato, circa due anni fa, e iniziò il dibattito aperto anche a cittadini e Associazioni, molti di noi scrissero ad Autorità di Sistema Portuale facendo notare che scegliere Pra’ era assurdo per la distanza dal luogo di destinazione dei cassoni stessi e per noi assolutamente irricevibile…. Evidentemente le nostre osservazioni non hanno sortito alcun effetto e questi hanno continuato imperterriti a proseguire nella loro decisione….alla faccia dell’apertura del dibattito…
    Adesso non dobbiamo arrenderci e dobbiamo andare avanti tutti uniti con le nostre proteste…firmiamo tutti e divulghiamo ovunque la raccolta firme e compiliamo il format di SUPRA’TUTTO per inviare una mail ai signori “decisori” per manifestare il nostro totale dissenso.

  3. E’ veramente assurdo come si possa affermare una linea di comportamento, peraltro condivisa dai diretti interessati cioe’ noi abitanti di Pra’/ Palmaro e Pegli e poi fare esattamente il contrario di quello che speravamo potesse avvenire, dopo tanta attesa e tanti sacrifici fatti in abbondanza!!!
    Altra devastazione, inquinamento rumore e tutto cio’ che ne consegue ….a Ponente….
    NO GRAZIE!!! ANDATE ALTROVE E MANTENETE LE PROMESSE FATTE!!!

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