Aspettando CO.VE.MA ed altre inevase

Voci” è una sezione del magazine che raccoglie segnalazioni, problematiche, contatti e dialogo con le istituzioni. Spesso ci giungono foto dai lettori, talvolta è la stessa Fondazione che interpella Municipio e Comune per avere riscontri relativi al territorio, molto attivi sono Giuseppe Bruzzone, ed il consigliere Roberto Ferrando, ma non solo. Sovente, se pervenute, pubblichiamo le risposte. Insomma, siamo in una libera tribuna, per rendere sempre più vivibile ogni angolo della nostra cittadina. Il titolo si riferisce al ponticello sul Branega: i lavori dovevano iniziare il 6 ottobre, Quasi un mese è passato e tutto tace…Non potremo certo fare la figura di non essere pronti, collaudi e tutto, per il 6 dicembre, quando ospiteremo la Regata Storica dei Galeoni Amalfi-Pisa-Venezia e Genova. La seconda serie di immagini mostra un lavoro non perfettamente finito: grazie per la pulizia del Branega, ma ancora vi sono canne ed arbusti lasciati sulle sponde. Andiamo avanti: queste foto, in via Ratto, rappresenta plasticamente quella che è la vigente “Filosofia della transenna”: si mette un cavalletto, nastro a righe e via…qualcuno, prima o poi provvederà, o si stancherà di mugugnare. Attualmente una auto è posteggiata sopra al buco. Ci prendono per sfinimento? Altra immagine parecchio sgradevole riguarda le varie masserizie, o accampamenti, giacigli provvisori, di cui per l’appunto Ferrando non manca di occuparsi.  Ma la regina delle incompiute, la perla delle promesse disattese, eccola qua: Villa Fiammetta, ottima area verde, che sorge in una zona fortemente antropizzata, con abitazioni ravvicinate e nessuno sfogo per i bimbi che escono da scuola, gli anziani che devono passeggiare, i neonati in carrozzella, se non vogliamo portarli a fare l’aerosol di emanazioni tossiche dall ‘Aurelia! Abbiamo fatto di tutto, scritto articoli, coinvolto il Municipio, parlato all’assessore Piciocchi, il consigliere comunale Mauro Avvenente ha fatto un interpellanza in Giunta, ma il cancello resta sempre, pervicacemente, chiuso da catene, i giochini e gli arredi si deteriorano sempre più , i vialetti, i muri ammalorati….è come buttare a mare le risorse spese per creare questo parchetto urbano, se lo lasciamo morire nell’incuria ed abbandono. Così non va. Prevedo una prossima raccolta firme, o una storming mail a chi non si muove, sorry. Concludo con una immagine di speranza: sono già arrivate le prime luminarie, se tanto mi da tanto, ci vorranno gli occhiali scuri, a Natale! 

Per il momento, dalla Voce di Pra’ è tutto, leggete e segnalate.

 

 

 

 

 

3 Comments

  1. È deprimente vedere queste immagini. Purtroppo Genova è lontana e i problemi invece sono vicinissimi…
    Speriamo che presto potrete pubblicare le foto delle “soluzioni” e delle sistemazioni

  2. Giusto Mauro…ma diciamo che quella segue un percorso a parte, data l importanza dei lavori previsti…qui si parla di punti particolari, come vedi, magagne magari piccole , ma un grande numero.
    Il progetto per riqualificare Palmaro è sicuramente all attenzione istituzionale. Magari sicuramente si dovrebbero accelerare i tempi, sono d accordo!

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