27 Gennaio – Giorno della Memoria

In occasione della Giornata della Memoria, istituita dall’ONU nel 2005 per ricordare ed onorare le milioni di vittime innocenti della Shoah, proprio in occasione del 27 gennaio, che nel 1945 vide la liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau,
vogliamo proporvi alcuni importanti contenuti ed interessanti motivi di riflessione tratti dalla pagina facebook della sezione ANPI di Genova-Pra’.

<< Il 27 gennaio il Paese si raccoglierà intorno a volti e vicende che hanno segnato tragicamente la storia del ‘900. L’ANPI auspica fortemente che questo giorno non si esaurisca in una pur necessaria celebrazione, in una banalizzazione di un evento mostruoso per l’umanità, bensì sia un momento di riflessione coinvolgente, la base di un messaggio di civiltà, antifascismo, e democrazia che proviene dal sangue dei campi di concentramento. La chiamiamo memoria attiva, perché il ricordo non ha senso se non si esercita la sua portata educativa nel presente. Ogni giorno, ogni incontro, ogni impegno, ogni battaglia. È un dovere, oltreché l’unico omaggio possibile, perché tangibile e duraturo, alle vittime della deportazione e ai combattenti per la libertà>>.    Gianfranco Pagliarulo, Presidente Nazionale ANPI

 

Deportati italiani nel campo di concentramento di Dachau.  “”Facciamo memoria attiva, affinchè il 27 gennaio sia giorno di memoria per tutti…Perché il ricordo non ha senso se non si esercita la sua portata educativa nel presente””.
Gli italiani arrivano nel campo di concentramento di Dachau a partire da metà settembre del 1943. Dopo la resa dell’Italia e l’armistizio dell’8 settembre 1943 i soldati della Wehrmacht occupano il centro e il nord Italia. Partigiani, lavoratori civili, sindacalisti come anche cittadini ebrei, Sinti, Rom, religiosi e molti soldati vengono arrestati e portati in vari campi di concentramento in Germania per il lavoro coatto. In questa guida (nel video linkato) seguiremo i destini di alcuni di loro nel lager di Dachau e i suoi campi satellite e vedremo alcune delle sale del museo del memoriale.  Di seguito il video di approfondimento:
https://www.youtube.com/watch?v=YnW5hK5x3D0&feature=youtu.be&fbclid=IwAR1_NInTxc74v4E2JCFcfEpqDcszkP1i509-6Kn-sB06YqzUmKBfh56MhnY

 

<< La memoria conta veramente – per gli individui, le collettività, le civiltà – solo se tiene insieme l’impronta del passato e il progetto del futuro, se permette di fare senza dimenticare ciò che si voleva fare, di diventare senza smettere di essere, di essere senza smettere di diventare >>   Italo Calvino

2 Comments

  1. Si deve tenere la memoria sempre attiva, anche se nati dopo la II Guerra
    Mondiale dobbiamo ricordare gli atti orribili accaduti.Ci sono tante persone distratte e annebbiate da telefoni e “guru” furbacchioni, e genti superficiali, facile prede di sirene negazioniste che portano la società fuori strada.

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