Segnalazione per stuazione pericolo (oltre che degrado) in via Ausiliatrice

Gentili Presidente Chiarotti e Consigliere Ferrando,

1) Abbiamo ricevuto tramite SuPra’tutto, il Giornale di Pra’, segnalazioni di cittadini, che vi inoltriamo, relative all’abbandono di una bombola di gas da parte di ignoti ineducati e incoscIenti in via Ausiliatrice a Pra’, in corrispondenza della tristemente nota “GABBIA DI VIA AUSILIATRICE”. Foto allegata.
SIAMO PERTANTO A CHIEDERE, ANCHE PER MOTIVI DI SICUREZZA, OLTRE CHE DI DECENZA, LA RIMOZIONE URGENTE DELLA BOMBOLA DI GAS E LA RIMOZIONE RAPIDA E DEFINITIVA DELLA GABBIA CON REALIZZAZIONE DELLA SCALINATA A TUTTA LARGHEZZA CHE SI RICHIEDE E SI ASPETTA DA ANNI PER PORRE RIMEDIO A OBBROBRIO COSTRUITO IN AMBITO LAVORI POR.
2) Con l’occasione segnaliamo anche che l’alberello di Leccio ri-piantumato a sostituzione di originale rinsecchito, sulla zona pedonale di nuova realizzazione tra la vecchia stazione e via Cordanieri è anch’esso rinsecchito: si richiede pertanto una ulteriore nuova ri-piantumazione.
3) Segnaliamo infine che i tiranti in cavo di acciaio posti in opera per mantenere diritti gli alberelli neo-piantumati di Ippocastano, sempre in ambito lavori POR, in vicinanza dei giochini per bimbi zona Palamare di Pra’, non sono stati mai né regolati né rimossi e costituiscono, ora che gli alberi sono cresciuti, vincoli e costrizioni per la loro regolare crescita, oltre che trasmettere sensazione di incuria. Chiediamo pertanto che si provveda prima possibile alla loro rimozione.
Ringraziando in anticipo per un pronto riscontro e soprattutto per rapide, complete e definitive azioni, porgiamo distinti saluti.
SEGRETERIA


2 Comments

  1. Basta…. Contro il degrado a Pra’ TOLLERANZA ZERO!!! È inaccettabile che la schifosissima gabbia in fondo a via S.M.Ausiliatrice deve assolutamente essere rimossa, come previsto dai progetti collaterali al POR. Se ci muoviamo noi cittadini di solito riusciamo a realizzare velocemente i nostri progetti… Perché le Istituzioni sono così lente?

  2. Riguardo all’alberello rinsecchito, ovviamente se ne chiede la rimozione e sostituzione sperando che, alla prossima tornata di caldo siccitoso, chi si dovrebbe occupare della manutenzione del verde si ricordi che gli impianti, soprattutto ex novo, vanno accuditi in primis con l’erogazione puntuale e periodica di acqua, almeno sino a quando non avranno sviluppato un apparato radicale capace di cavarsela in proprio. Francamente, ho poche speranze. Ogni anno, da tempo ormai, gli alberelli vengono messi a dimora e abbandonati a se stessi. Si preferisce sostituirli, anzichè aiutarli a superare la fase critica di attecchimento. Mi duole però, osservare che, in mancanza della manutenzione “ufficiale”, perennemente latitante, nessuno diciamo “comodo” all’alberello abbia pensato di regalargli una secchiata d’acqua ogni tanto. Bastava davvero poco. Io non posso partire da casa con più di 2/3 bottiglie appresso e sono pure abbastanza lontana (ma lo faccio ogni qualvolta mi è possibile). Dall’abbandono e dal degrado possiamo pensare di uscire se, intanto, cominciamo a considerare la “cosa pubblica” come nostra, da accudire e difendere in prima persona. Solo un mio pensiero e un mio punto di vista, ovviamente.

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